Alleati in Italia e alleati in Europa, con un unico comun denominatore: perpetrare il potere prendendo in giro i cittadini. Pd e Forza Italia non si smentiscono e nella risoluzione di voto del Parlamento Europeo sul TTIP, il Trattato commerciale che Europa e Stati Uniti intendono ratificare, fanno fuori tutti gli emendamenti della società civile che impegnavano la Commissione Europea a non abbassare nell’intesa con gli Usa gli standard europei di controlli su cibo e sostanze chimiche, di tutelare le nostre Pmi e il mercato del lavoro europeo.

Ma soprattutto, con un vero e proprio colpo di mano, il presidente Socialdemocratico del Parlamento Europeo, Martin Schulz, dichiara decaduto l’emendamento numero 40 proposto dal Movimento 5 Stelle, nel quale si chiedeva un’opposizione netta “all’introduzione nel TTIP di un meccanismo ISDS”, l’ormai tristemente noto meccanismo di risoluzione delle controversie tra multinazionali e Stati, in cui questi ultimi rischiano di essere portati in giudizio dalle prime, di fronte a Tribunali composti da esperti a libro paga delle corporation, nel caso approvino leggi in grado di ledere in maniera significativa i profitti delle multinazionali.

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“Chi siede dietro una scrivania interpreta le regole a proprio piacimento”, ha detto Schulz durante la seduta di ieri. Il socialista tedesco si riferiva ad alcuni eurodeputati, ma la frase calza a pennello su di lui, visto che dichiarare decaduto l’emendamento 40 é stata una forzatura bella e buona. Si dichiarano decaduti gli emendamenti che insistono sullo stesso terreno di altri emendamenti al voto. L’emendamento 40, invece, era l’unico a chiedere un no chiaro al meccanismo Isds. Ma Schulz non ha voluto farlo votare, perché temeva che i socialisti si spaccassero sul Ttip, come già accaduto nell’ultima Plenaria di giugno. Cosa che avrebbe fatto saltare il voto dell’intera risoluzione da parte dei Popolari di centrodestra, che avevano già ammonito i loro amici del centrosinistra: se votate no alla clausola Isds, salta l’intesa sul Ttip.

E così Schulz ha salvato tutti. Tutti, tranne i cittadini, che in ogni parte d’Europa hanno firmato (oltre 2 milioni di firme!) contro un trattato che rischia di togliere ai cittadini europei le tutele conquistate sulla qualità dei nostri cibi, sui controlli in agricoltura, sulla presenza di sostanze chimiche potenzialmente cancerogene. Il mercato europeo ha standard enormemente più elevati di quello statunitense e gli unici ad essere avvantaggiati da quest’intesa saranno le multinazionali alle due sponde dell’oceano, perché le Pmi rischierebbero di essere spazzate via, in un mercato che non tutela il piccolo e la qualità.

Per questo noi del Movimento abbiamo votato No alla risoluzione sul Ttip! Senza contare che l’inclusione della clausola Isds negli accordi commerciali dell’Unione europea con gli Stati Uniti e il Canada darebbe a Tribunali privati la giurisdizione del 65-80% degli investimenti globali, contro il 15-20% attuale. Un favore enorme a mastodontiche Spa che di favori non hanno proprio bisogno!

La battaglia sul TTIP, in ogni caso, é ancora lunga. La prossima settimana a Bruxelles si terrà il decimo round di colloqui tra Europa e Stati Uniti e noi del Movimento 5 Stelle continueremo a far sentire la voce dei cittadini opponendoci a questo trattato fuori e dentro le aule.