“Dall’Africa arriva una lezione di civiltà all’Occidente. Per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici 27 Paesi africani hanno messo a punto un piano per un’agricoltura sostenibile. Durante Cop21, il capitolo dell’agricoltura era stato escluso dalla discussione sui cambiamenti climatici. Il Movimento 5 Stelle, presente a Parigi, aveva denunciato l’egoismo dei Paesi più ricchi che, per salvare i profitti delle multinazionali del cibo, avevano accantonato tutti i progetti per ridurre l’inquinamento prodotto nel campo agricolo. L’accordo di Parigi sottolineava il ruolo della sottrazione di Co2 dall’atmosfera, sottrazione che ha un attore importante proprio nella vegetazione e nel suolo e in come si utilizzano i terreni e le colture.

Le emissioni di gas serra prodotte da agricoltura, silvicoltura e pesca sono quasi raddoppiate nel corso degli ultimi 50 anni e potrebbero aumentare di un ulteriore 30% entro il 2050. Il cosiddetto agribusiness sta provocando disastri: la FAO, nel suo Rapporto del 2013 “Tackling climate change through livestock”, ha stimato che l’allevamento agricolo è responsabile di circa il 14.5% delle emissioni di gas serra dell’intero pianeta. Questo settore influisce sul cambiamento climatico addirittura più dell’intero settore dei trasporti.

Marco Zullo M5S Europa agricoltura ambiente cop22

Durante Cop22, la nuova conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo a Marrakech, la presidenza del Marocco ha presentato l’Adaptation of African Agricolture, un progetto che coinvolge 27 Paesi africani e che investe in soluzioni agricole virtuose. L’approccio nasce per aumentare la resilienza dei sistemi agricoli integrando azioni di miglioramento della gestione di acqua e suolo con azioni di difesa della biodiversità e del paesaggio. L’Africa paga il prezzo più alto delle conseguenze del riscaldamento globale anche se l’intero continente è responsabile solamente del 4% delle emissioni mondiali. Eppure sono milioni i migranti climatici che lasciano l’Africa per sfuggire a siccità o alluvioni.

LE PROPOSTE DEL M5S
Il Movimento 5 Stelle guarda al futuro: le nuove frontiere dell’agricoltura rispettosa del suolo si chiamano agricoltura biologica, agro-ecologia, agricoltura di conservazione. Queste tecniche producono suoli fertili, più ricchi di materia organica, e dunque di carbone, promuovono la rotazione delle sementi e la biodiversità e non utilizzano sostanze chimiche che impoveriscono il suolo. Questi suoli sono anche meno suscettibili di erosione e desertificazione e mantengono tutte le proprietà nutritive che consentono al suolo di essere più produttivo. Un suolo coltivato in maniera sana significa più biodiversità e cibo più sano a disposizione”.

di Marco Affronte e Marco Zullo

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