Gli eurodeputati in Plenaria a Strasburgo rimangono attoniti. “Ha veramente detto una cosa del genere?”, si chiedono esterrefatti. Sì, l’ha detta. E non durante un intervento qualunque, ma durante il discorso sullo Stato dell’Unione, il bilancio vocale di quel che è stato l’ultimo anno e di quel che sarà il prossimo all’interno dell’Unione.

Sì, Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione Europea votato da Pd e Forza Italia nonostante lo scandalo LuxLeaks, il tecnocrate dell’austerità rinnegata come non fosse roba sua, mercoledì in aula ha annunciato sicuro: “Entro il 2020 tutte le città in Europa, anche nei piccoli centri, avranno il wi-fi gratuito”.

Marco Zullo M5S Europa Juncker Renzi wi-fi internet

Apriti cielo. Tutti gli eurocrati sono entrati in panico. Come facciamo a coprire decine di migliaia di città europee in tre anni? Impossibile.

Ma il panico è durato solo 5 minuti. Appena uscita la proposta della Commissione Ue sulle telecomunicazioni tutti a guardarsi straniti. Di Wi-fi per tutti non si parla affatto. Al massimo si parla di coprire tra le 6 e le 8 mila città in Europa. Vale a dire più o meno lo stesso numero di Comuni che esistono oggi in Italia! Peccato che ci siano altri 27 Stati da considerare nel computo e che in Commissione nessuno abbia la più pallida idea di quante città in Europa offrano Wi-fi gratis per tutti!

Insomma, una bomba degna del Bomba questa di Juncker. Oppure, come sostengono in molti, un’abile mossa per distogliere l’attenzione dalla disastrosa proposta sul roaming, pubblicata dall’esecutivo poi immediatamente ritirata perché davvero inaccettabile https://bit.ly/2ctJzJt