Oggi insieme ai miei colleghi portavoce del Friuli Venezia Giulia ho partecipato a Trieste alla conferenza stampa che dà il via ufficiale alla campagna #IODICONO contro lo stravolgimento della Costituzione da parte del governo Renzi e dei suoi accoliti.
La riforma Renzi/Boschi stravolge radicalmente l’impianto della Costituzione del 1948 che è basata sui fondamentali principi della partecipazione democratica, della rappresentanza politica e dell’equilibrio tra i poteri, concentra il potere dell’esecutivo, riduce la partecipazione democratica e incide sulla sovranità popolare, sulla rappresentanza, sul diritto al voto.

Partendo da questo assunto il MoVimento 5 Stelle invita a votare NO al prossimo referendum costituzionale che si terrà in autunno e annuncia l’avvio della campagna referendaria con una serie di iniziative, eventi ed incontri che spiegheranno in profondità ai cittadini le ragioni del NO.

La comunicazione che il Governo sta facendo in questi mesi ovviamente nasconde una verità assai amara che è quella che l’obiettivo reale di questa riforma è di dare ancora più potere alla politica e di toglierlo ai cittadini.
Un esempio su tutti è la sbandierata eliminazione del Senato al fine di rendere l’Italia un paese moderno, dalle istituzioni snelle e di tagliare i costi. Ovviamente l’informazione è falsa tant’è che i senatori ci saranno come prima solo che anziché essere eletto dal popolo il Senato sarà costituito da politici nominati dai politici, lottizzando ancor più questo ramo del Parlamento. Continueremo a pagare i nuovi senatori (diarie, rimborsi spese, eventuali indennità), i gruppi parlamentari e le commissioni, la gestione di immobili e servizi dl Senato e tutto il personale con relative indennità.

L’Italia non ha bisogno di padri costituenti come Renzi, la Boschi e Verdini per vedersi cancellare 68 anni di storia repubblicana a colpi di maggioranza, ha bisogno prima di tutto di onestà intellettuale nella gestione del Paese, cosa che evidentemente in questi 20 anni ed oltre di buio etico è stata completamente smarrita.

Siamo all’apice del degrado morale e questa riforma ne è la rappresentazione evidente, una vera e propria catastrofe. Se non la bloccheremo in tempo provocherà un enorme e preoccupante deficit di democrazia, dobbiamo fermarla. A tutti i costi.