Era da diverso tempo che stavo ragionando sul destino dei media e dei new media, sul fatto che ormai ognuno è autore e allo stesso tempo editore di se stesso, sulla superficialità con la quale alle volte si divulgano notizie non vere o non verificate. E poi c’è la censura, noi del Movimento 5 Stelle la conosciamo bene la censura, imposta da larga parte della stampa e delle televisioni, oramai spudoratamente schierate con l’establishment. Dove finisce il diritto di divulgare e dove inizia il dovere di verifica le fonti? Chi sono i censori della rete, quali possono essere gli scenari dell’informazione?

Non so se sono in grado di dare una risposta univoca e secca, ma proverò comunque a fare un ragionamentoad alta voce e allargato, grazie ad alcuni esperti che assieme a me domani 8 giugno alle 9,30 avendo accettato il mio invito, ne parleranno in Parlamento a Bruxelles.
Guido Scorza, avvocato – docente di diritto delle nuove tecnologie, Petra Reski giornalista d’inchiesta, Bruno Zambardino direttore dell’ Osservatorio sui Media I-Com – Istituto per la Competitività, Max von Abendroth amministratore delegato di EMMA – The European Magazine Media Association, e dulcis in fundo Diego Ciulli, responsabile politiche pubbliche Google Italia e Thomas Myrup Kristensen
Amministratore delegato affari europei di Facebook.

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