Assieme alla deputata M5S alla Camera Maria Edera Spadoni e al consigliere regionale M5S Gianluca Sassi, interverremo e faremo pressioni sul Governo affinché venga riconosciuta alla Regione Emilia-Romagna lo stato di calamità. La nostra agricoltura è messa in ginocchio da una crisi idrica davvero drammatica. Ci batteremo affinché il Governo riconosca a stretto giro lo stato di calamità chiesto dalla Regione.

A causa delle scarse precipitazioni l’agricoltura è in ginocchio, le riserve idriche sia degli invasi superficiali che nelle falde versano in condizioni di assoluta emergenza. Grazie allo stato di emergenza nazionale saranno messe in campo misure straordinarie per far fronte ai settori maggiormente colpiti, quali quello agricolo e potabile.

I cambiamenti climatici svolgono un ruolo cruciale in questa situazione: siamo di fronte ad un vero e proprio rischio geologico dove i terreni aridi non sono in grado di assorbire la violenza delle piogge.

Solleciteremo dunque il Governo a riconoscere alla Regione Emilia-Romagna lo stato di calamità affinché vi sia un accesso al Fondo di solidarietà Nazionale -FSN- che si attiva dopo che la Regione ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale e il Governo lo abbia riconosciuto. Questa situazione va affrontata e risolta quanto prima: la nostra agricoltura deve essere assolutamente tutelata!