Il 5 dicembre è la giornata mondiale del suolo voluta dall’Onu. La Fao organizza una serie di incontri e conferenze per far comprendere la vera funzione del suolo e ne ho approfittato per fare due chiacchiere con il direttore della Fao a Bruxelles, Mustapha Sinaceur.

Il suolo non serve soltanto per la produzione agricola, ma è l’elemento determinante per contrastare il cambiamento climatico. Peccato che l’agricoltura non venga considerata così importante dai potenti della terra, che hanno escluso il settore dalla discussione sul cambiamento climatico, come se l’agricoltura intensiva non producesse enormi quantità di gas serra.

Senza contare il grande equivoco sul quale giocano i governi per favorire le multinazionali del cibo: la popolazione cresce, dunque dobbiamo produrre di più. Sbagliato.

E lo dice anche la Fao che non parla di aumentare la produzione, ma di aumentare la produttività dei terreni. Come? Attraverso un’agricoltura che li rispetti, che non li eroda.